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L’innovazione della Blockchain e il fascino indiscusso della tradizione gastronomica italiana si uniscono per garantire, all’utenza finale, massima qualità dei prodotti: qualcosa, nei mesi scorsi, si è già sentito in merito.

Non è un caso: sono diverse, infatti, le aziende che stanno guardando alla Blockchain per fornire una tracciabilità della filiera al loro target. Lo staff di Foodwineandco, però, è andato oltre.

Ci spiega come, in questa intervista, Marco Taurone. Socio fondatore della startup innovativa, ci ha raccontato un po’ della storia del progetto e gli studi di fattibilità portati avanti nel corso dell’anno e mezzo di preparazione pre-lancio.

Ciao, Marco! Partiamo chiedendoti cos’è Foodwineandco?

Per me, si tratta del futuro del food. Con questa startup innovativa, nel mese di ottobre presenteremo al pubblico tre progetti. Il primo è Cibus et Vinum, il secondo Pianeta Terra nel Metaverso, il terzo, invece, Percorsi.

In Cibus et Vinum ho messo in gioco tantissimo del mio know how e della mia esperienza. In generale, a sviluppare il progetto ci abbiamo messo circa un anno e mezzo.

Abbiamo affrontato forti difficoltà strutturali sia per quanto riguarda il software, sia per quel che concerne la selezione dei prodotti enogastronomici da sottoporre alla nostra Blockchain.

Cibus et Vinum ha una duplica natura: si tratta sia del nostro bollino di certificazione di garanzia, sia del nome dell’e-commerce dove è possibile acquistare i prodotti ai quali abbiamo scelto di applicare la Blockchain. Quest’ultima avrà il compito di garantire la filiera.

Un aspetto sul quale tengo molto a soffermarmi – ovviamente insieme con altri membri del team – è la stagionalità. Oggi come oggi, siamo abituati a reperire qualsiasi prodotto a prescindere dalla stagione.

Non è mio interesse sollevare note polemiche, ma diversi studi hanno dimostrato che la stagionalità rappresenta un elemento fondamentale per la qualità del prodotto. Garantisce sapore, aroma genuino, una riduzione del ricorso ai concimi.

Tornando un attimo a parlare di tempi, ricordo che il mese di ottobre come data di lancio dei progetti è indicativo. I diversi reparti coinvolti, infatti, si stanno coordinando al fine di assicurare il totale funzionamento dei progetti messi in campo.

Marco, parlaci un po’ degli altri due progetti

Il Metaverso è un mondo infinito e non reale. Lo so, messo un po’ così può spaventare. Gli ingegneri informatici che lo hanno concepito hanno messo in primo piano la possibilità di dare spazio alla creatività. Ciò implica, di riflesso, un focus pure sul mondo del gusto e dei sapori.

C’è molto di più: essendo il Metaverso legato alla realtà aumentata, il coinvolgimento degli utilizzatori sarà a 360°.

Un’altra novità legata al Metaverso che proponiamo al mercato con questo progetto riguarda gli NFT (not fungible token, ndr) che, per la prima volta, vengono applicati al mondo del food.

Per quel che concerne Percorsi, ricordo che si tratta di una sezione dedicata esclusivamente a esperienze reali. Il cliente potrà visitare, per esempio, i luoghi in cui vengono raccolti i prodotti venduti, ma anche consumare pasti salutari in scenari meravigliosi (il nostro Paese, come ben si sa, ne offre davvero tanti da nord a sud).

Per ora, non posso svelare molto altro. A breve, verrà organizzata una conferenza stampa di presentazione dei vari progetti, alla quale parteciperanno ovviamente anche gli altri membri del team, ossia l’imprenditore e producer musicale Fabio Ciciotti, in arte B-Faces, e la marketing manager Noemy Trigona, che si è innamorata di questo progetto apportando la sua preziosa esperienza nel campo della vendita al dettaglio di generi alimentari, maturata presso una primaria catena di supermercati italiana.

Per rimanere aggiornati è possibile visitare il sito ufficiale di FOODWINEANDCO e tenere d’occhio gli aggiornamenti sui nostri canali social. Vi aspettiamo!