La rivoluzione dell’intelligenza artificiale si sta facendo, ogni giorno di più, approccio strutturale fondamentale per mandare avanti numerose aziende.
Tra queste, spiccano anche realtà fondamentali per la sostenibilità dell’ecosistema imprenditoriale e artigianale italiano, ossia le aziende che si occupano di produzione scarpe.
Sembra paradossale che un settore dove domina quell’artigianalità che sa di eccellenza e che è stata fondamentale per il brand made in Italy nel mondo, generazione dopo generazione, stia cambiando grazie all’AI.
Eppure è così, e l’esempio è anche interessante da chiamare in causa in quanto dimostra che l’intelligenza artificiale non cannibalizza, ma può convivere con antichi saperi artigianali.
Sempre più aziende la stanno utilizzando in ottica di reingegnerizzazione dei processi, coinvolgendo diversi step della filiera. Si parte con la progettazione dei singoli pezzi, per arrivare anche alle distribuzione e a tutto quello che riguarda la gestione del post vendita.
Sì, tra gli obiettivi rientra senza dubbio il fatto di conciliare i numeri della produzione con la sostenibilità, ma non solo. Si lavora, infatti, anche in ottica di personalizzazione, un aspetto che, più di altri, fa la differenza quando si parla di successo per un’azienda calzaturiera.
Non solo AI: tecnologia e massima tracciabilità al servizio dell’artigianato italiano d’eccellenza
L’intelligenza artificiale non viaggia da sola, almeno non nel settore calzaturiero.
A dimostrazione di ciò, è possibile citare le case history di aziende che ricorrono all’AI per la parte dedicata all’ideazione del prodotto, facendo entrare in campo, in una fase successiva, la tecnologia blockchain con i suoi processi di certificazione che sono sinonimo di sicurezza e qualità.
Il risultato? Pezzi davvero unici, che sono la prova concreta di quanto innovazione e sapere artigianale antico possano fondersi, con vantaggi pratici importanti sia per il fatturato delle singole aziende, sia per l’immagine del made in Italy a livello globale.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel post vendita delle calzature
Come poco fa accennato, l’intelligenza artificiale sta già rivoluzionando anche la parte post vendita del settore calzaturiero. Parlare di questo tema vuol dire, per forza di cose, menzionare l’e-commerce, asset virtuoso per il comparto ma indubbiamente caratterizzato da diversi aspetti critici.
Nell’elenco, ai primi posti troviamo la gestione dei resi.
Il mondo delle calzature prevede, da parte dei clienti, un approccio diverso rispetto a quello adottato con altri prodotti.
Sono infatti numerosi quelli che, a causa di potenziali problematiche inerenti la vestibilità, tendono a ordinare scarpe di diversi numeri, con la consapevolezza di dover procedere alla loro restituzione.
Come interviene l’intelligenza artificiale in questo caso? Diverse aziende la stanno sfruttando nell’ottica della fidelizzazione, attraverso processi che, direttamente dalle piattaforme per lo shopping online, invitano al cambio merce come alternativa più virtuosa del rimborso.
In questi casi è ovviamente necessaria anche un’organizzazione capillare sul territorio, con punti di raccolta la cui collocazione va scelta con attenzione e che possono aiutare tantissimo a gestire la situazione in ottica di vera sostenibilità.
Sempre parlando di gestione dei resi nel campo calzaturiero e di come l’intelligenza artificiale aiuta a cambiare le cose in questo campo, non si può non menzionare le implementazioni grazie alle quali è possibile analizzare sia i comportamenti online, sia le preferenze di acquisto degli utenti.
Loro sono sempre più certi di trovare davvero quello di cui hanno bisogno nel campo della calzatura, mentre i brand possono apprezzare vantaggi come la riduzione della perdita economica e la consapevolezza di fare la propria parte nel rispetto dell’ambiente.
Intelligenza artificiale, alleata di sostenibilità per chi produce calzature
L’intelligenza artificiale è una fantastica alleata di sostenibilità nel calzaturiero anche per un altro motivo, che chiama in causa l’ideazione del prodotto.
Diverse realtà, infatti, si stanno concentrando sul suo utilizzo nei processi di analisi della composizione dei materiali con cui le scarpe sono realizzate e nella valutazione delle possibilità di riciclare ciascuno di essi, così da trovare sempre la quadra tra estetica e potenzialità di riuso.